Le donne del mondo e le persone nostre alleate stanno con le donne – e tutti i gruppi vulnerabili – dell’#Afghanistan contro l’imperialismo, il militarismo, il fondamentalismo e il fascismo. Nessun* di noi è liber* finché le donne dell’Afghanistan non sono libere.
Le donne del mondo e tutte le persone nostre alleate insorgono, alzano le loro grida e manifestano la loro rabbia per le donne in Afghanistan.
Un’azione di solidarietà globale nella tua città, nel tuo paese, nella tua scuola. Ovunque. Invita tutti, contatta attivist*, studenti, artist*, gruppi per la giustizia sociale e chiunque altro.
👉🏼 Seguiamo l’esempio delle donne afghane sul campo. Chiediamo urgentemente ai governi, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e alle entità regionali di:
• Rifiutare di riconoscere un governo talebano, che non ha alcuna legittimità al di là della forza brutale che comanda e che terrorizza il popolo afghano, in particolare le ragazze e le donne.
• Fermare tutte le forme di sostegno ai talebani, compresi i finanziamenti, la fornitura di armi e capacità tecniche.
• Porre fine all’imperialismo, al militarismo, al fascismo e al fondamentalismo religioso. Fermare e prevenire la manipolazione dei diritti delle donne per interessi commerciali e di altro tipo.
• Sostenere la resistenza delle donne ai talebani in Afghanistan. Rispettare e sostenere l’esercizio da parte delle donne e del popolo afghano dei loro diritti democratici e umani, compreso il loro diritto all’autodeterminazione.
• Evacuare donne e uomini, difensori dei diritti umani, giornalist*, agenti di polizia, dipendenti pubblici, atleti e persone LGBTI+ che desiderano lasciare il paese e garantire il loro passaggio sicuro.
• Creare un organismo indipendente di osservazione, composto da una maggioranza di donne, che abbiano una storia di promozione dei diritti umani delle donne per monitorare la situazione in Afghanistan.
• Accogliere le persone rifugiate, con gli Stati Uniti ei loro alleati che si assumono la responsabilità di finanziare il costo del reinsediamento degli sfollati dall’Afghanistan.
• Aprire immediatamente corridoi umanitari per sostenere il popolo afghano.
• Fermare le politiche commerciali di armi e il complesso industriale militare, che trae profitto dalle guerre in corso in Afghanistan e altrove nel mondo».