L’Assemblea di Non una di Meno Firenze esprime vicinanza e solidarietà a Samantha vittima di una feroce aggressione da parte del calciatore Abdou Diakhate in un locale di Firenze.
Samantha ha denunciato l’aggressione in un video pubblicato su Facebook, mettendosi davanti alla telecamera, in primo piano con la faccia ancora gonfia e un dente spezzato. Parla a fatica: “Mi chiamo Samantha Luisa Duarte – dice – Ho vent’anni sono di Firenze e giovedì sera alla Summer Suite (un locale vicino all’ippodromo, nel parco delle Cascine) sono stata aggredita da un noto calciatore”.
Samantha è stata lasciata sola per terra in una pozza di sangue mentre il.personale della discoteca pensava a mettere in sicurezza l’aggressore.
ORA BASTA! Conosciamo bene queste dinamiche machiste e violente, in cui la vittima di un’aggressione diventa la colpevole. Ci stringiamo a Samantha, e a tutte coloro che vivono esperienze di violenza maschile.
Se questa è la giustizia patriarcale, la nostra sarà giustizia femminista. Diventeremo il vostro incubo
Se toccano una toccano tutte
Rispondiamo alla direzione artistica che ci ha contattato nella nostra Pagina per dare le proprie spiegazioni sulla vicenda accaduta qualche sera fa presso il Summer Suite, noi oltre che rispondere privatamente abbiamo deciso di pubblicare la risposta che determina il nostro punto di vista e spiega perché scegliamo di protestare verso il locale.
Gentile Sig….., grazie per averci scritto e certamente le rispondiamo per chiarire che a noi interessa la violenza di genere, quella cioè dell’uomo sulla donna, il caso che porta ad esempio non è pertinente perché non siamo un Collettivo antiviolenza ma un Collettivo antisessista e quanto accaduto nel suo locale è un avvenimento di chiara matrice sessista.
Agiamo contro il locale perché non vi siete mostrati in grado di intervenire in una dinamica chiaramente di violenza di genere, non avendo tutelato in maniera adeguata la donna che ha subito questa terribile violenza e tentando anzi immediatamente dopo di giustificarvi declassando il fatto a “lite di coppia” come se tanto bastasse ad agire violenza indisturbati.
Lei precisa di non essere stato nel locale durante l’accaduto, ma le ricordiamo che comunque la Direzione dovrebbe avere la responsabilità della formazione del suo personale, che secondo le testimonianze non ha portato soccorso alla ragazza alla quale sono stati refertati 30 giorni di prognosi (per il momento), ma il personale del locale ha addirittura scortato l’aggressore all’auto.
Cogliamo l’occasione per invitare la direzione e la proprietà del locale a porre attenzione ed attuare una adeguata formazione del personale di sorveglianza e sicurezza sulla violenza di genere.
Chiediamo inoltre ai responsabili del locale di apporre avvisi con norme di comportamento e azioni da prendere in caso di violazione delle stesse.
Sottolineamo che noi crediamo a ciò che ha dichiarato la donna vittima di violenza e che ciò non vuol dire ignorare l’aggressione ma, anzi, non ignorare i complici.
La ringraziamo per il suo impegno antisessista e per averci spiegato così bene quanto la violenza sia sempre nociva ma purtroppo questa consapevolezza non basta ad agire in modo corretto quando succedono fatti così gravi, la prossima volta dovesse accadere ricordatevi di schierarvi senza se e senza ma dalla parte della vittima
Non una di meno Firenze Mostra meno