Siamo andate alle porte del Summer Suite, locale dove qualche giorno fa una ragazza ha denunciato l’aggressione da parte di un noto calciatore, il quale è poi stato scortato e protetto dalla sicurezza interna nell’indifferenza generale verso quanto accaduto alla ragazza.
Spinta dalla nostra contestazione la dirigenza del locale ha letto un comunicato dal palco, per noi irricevibile, nel quale si affermava di attendere i dettagli dalla magistratura. Nessuna scusa verso Samantha, nessuna consapevolezza delle gravi carenze nella gestione di un caso di violenza maschile contro una donna.
Lo ribadiamo forte e chiaro: stiamo dalla parte di Samantha, senza se e senza ma. L’unica parola che vale è quella delle donne che denunciano la violenza. La violenza non è generica e neutra ma è una violenza maschile, sistemica, che si esprime in molte forme, come anche quella avvenuta nel locale con la complicità e l’omertà dei gestori stessi.
Pretendiamo che i locali provvedano a una formazione specifica a personale e dirigenza per la gestione di situazioni di violenza di genere che avvengono all’interno, e che in tutto il locale siano affissi manifesti, flyer, vademecum, che chiariscono cosa sia il consenso, che no vuol dire no, e che la violenza di genere non è tollerata in tutte le sue forme.
Siamo ancora furiose, e stiamo con Samantha. Non saranno una manciata di parole pretestuose e vuote a placarci.
Contro la violenza di genere nessun passo indietro